Scuola Calcio

CODICE DI COMPORTAMENTO ETICO


Premessa

Il Codice Etico della Associazione Sportiva Dilettantistica Ramatese Omegna (di seguito definita come “Associazione”) definisce l’insieme dei valori e dei principi di condotta rilevanti per la Associazione, evidenziando l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dei soggetti destinatari del Codice stesso.

L’Associazione calcistica è una scuola calcio di puro settore giovanile. Il calcio non è solo un gioco, ma anche, per i valori che rappresenta: lealtà, coraggio, tenacia, senso dell’appartenenza, rispetto dell’avversario, spirito di sacrificio, un’opportunità di crescita individuale e umana. Crescere con questi valori, divertendosi in un ambiente sano è l’obiettivo che l’Associazione si è prefissata.


CARTA DEI DIRITTI DEI BAMBINI

L’attività calcistica giovanile viene regolata tenendo presente in maniera prioritaria quanto riportato dalla “Carta dei diritti dei bambini” (New York – Convenzione sui Diritti del Fanciullo del 20/11/1989) e dalla “Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport” (Ginevra 1992 - Commissione Tempo Libero O.N.U.) ai quali si deve guardare con particolare attenzione, in modo che ad ogni bambino e bambina siano assicurati:

  • il diritto di divertirsi e giocare;
  • il diritto di fare sport;
  • il diritto di beneficiare di un ambiente sano;
  • il diritto di essere circondati ed allenati da persone competenti;
  • il diritto di seguire allenamenti adeguati ai loro ritmi;
  • il diritto di misurarsi con i giovani che abbiano le loro stesse possibilità di successo;
  • il diritto a partecipare a competizioni adeguate alla loro età;
  • il diritto di praticare sport in assoluta sicurezza;
  • il diritto di avere i giusti tempi di riposo;
  • il diritto di non essere un “campione”.
DESTINATARI DEL CODICE ETICO

Sono destinatari del Codice Etico, obbligati a osservare i principi in esso contenuti: i soci, i tesserati, il personale tecnico tesserato ed i collaboratori, anche occasionali.

PRINCIPI GENERALI

LA VIGILANZA E SANZIONI

L’Associazione vigilerà, attraverso i suoi organi preposti, circa il rispetto delle norme in esso previste a garantire il riconoscimento dello svolgimento di un servizio sociale, i fondamentali doveri di lealtà, probità, correttezza e diligenza previsti per tutti i protagonisti, direttamente o indirettamente, della vita dell’Associazione contribuendo a garantire che le attività di tutti i soggetti siano attuate nel rispetto delle leggi e dell’etica sportiva.

L’Associazione potrà attuare sanzioni disciplinari e/o pecuniarie volte a sanzionare la disattenzione del presente Codice Etico, anche in una sua sola parte. I termini delle sanzioni saranno stabiliti ad insindacabile giudizio e volere dell’Associazione, per mezzo del suo Consiglio Direttivo.


IMPARZIALITÀ

Nelle decisioni che influiscono sulle relazioni interpersonali, personali e sociali, l’Associazione evita ogni discriminazione in base all’età, al sesso, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alle opinioni politiche e alle credenze religiose dei suoi interlocutori. L’Associazione è contraria ad ogni forma di discriminazione sociale, di razzismo, di xenofobia e di violenza.


INTEGRITÀ

Nell'ambito della loro attività professionale, i collaboratori dell’Associazione sono tenuti a rispettare le leggi vigenti, la normativa sportiva applicabile, il Codice Etico e i regolamenti interni. In nessun caso il perseguimento dell’interesse dell’Associazione può giustificare la loro inosservanza.


DOVERI DEI COLLABORATORI

L’Associazione si attende dai propri collaboratori, nello svolgimento delle proprie mansioni, comportamenti eticamente ineccepibili, atti a rinsaldare la fiducia reciproca ed a consolidare l’immagine dell’Associazione.


IMPEGNO SOCIALE

L’Associazione è consapevole dell’importanza sociale dello sport e in particolare del calcio, facendo propri i valori che l’attività sportiva rappresenta (parità di opportunità, fair play, aggregazione e socializzazione) anche al fine di incoraggiare e promuovere iniziative di solidarietà, formazione e integrazione sociale volta a esaltare la funzione educativa dello sport.

In considerazione dei predetti valori ed in particolare della funzione di integrazione sociale che l’attività sportiva rappresenta, la nostra Associazione incoraggia e promuove iniziative volte ad avvicinare i giovani allo spettacolo sportivo con l’obiettivo di coinvolgerli in un momento ludico godibile e spettacolare.

PRINCIPI GENERALI APPLICATI AL SETTORE GIOVANILE

INTRODUZIONE

Valore primario è la promozione dei valori positivi nello sport giovanile, nella consapevolezza che il buon esempio ai giovani è la più immediata forma di educazione al rispetto reciproco.

A tal fine si richiede l’osservanza da parte di tutti i dipendenti, collaboratori, giocatori e di tutte le persone che operano nell'ambito del settore giovanile, dei principi, degli obblighi e dei divieti generali sopra citati e di quelli specifici qui enunciati.

Le relazioni con i ragazzi devono svolgersi in modo ineccepibile sotto il profilo di correttezza morale; non è tollerato nessuna forma di abuso sui ragazzi, sia esso psicologico o fisico.

La guida e l’educazione dei giovani devono essere condotte in accordo con modelli che valorizzano i principi etici e umani ed il fair play nello sport in particolare.

L’associazione si adopera affinché nell'allenamento e nelle competizioni siano sviluppate le competenze tecniche di tipo motorio, uno stile competitivo sicuro e sano, il positivo concetto di se stessi e buoni rapporti sociali.

I dirigenti, gli allenatori e gli accompagnatori sono tenuti a trasmettere ai giocatori il Codice Etico dell’Associazione, e sarà loro cura sensibilizzare i genitori degli atleti affinché il loro atteggiamento non interferisca nelle scelte dell’Associazione.

Ogni atleta per partecipare alla vita dell’Associazione si dovrà attenere al Codice Etico dell’Associazione; l’atleta deve avere un contegno rispettoso, tollerante, solidale con il gruppo e seguire gli insegnamenti degli allenatori. L’atleta deve evitare atteggiamenti antisportivi in generale, arrecare e danneggiare materiali, mezzi e strutture dell’Associazione o di terzi.

PRINCIPI SPECIFICI APPLICATI AL SETTORE GIOVANILE

ABBIGLIAMENTO E MATERIALE IN DOTAZIONE

Durante le manifestazioni sportive, le sedute di allenamento, gli incontri ed eventi in generale il materiale dato in dotazione dall'Associazione deve essere curato ed in ordine.

Durante gli allenamenti, le gare o manifestazioni sportive, il materiale in dotazione deve sempre essere riposto ordinatamente all'interno degli spogliatoi oppure al di fuori degli stessi sempre con ordine senza recare alcun intralcio.

Durante gli allenamenti e durante le partite non dovranno essere indossati anelli, collane, orologi o altri accessori personali che possano arrecare danno a sé stessi o ai compagni e agli avversari.


COMPORTAMENTO DEGLI ATLETI

  • Gli atleti che nelle sedute di allenamento non potranno essere presenti, dovranno personalmente o attraverso il proprio genitore o tutore dare comunicazione ai dirigenti competenti o al proprio tecnico, motivandone l’assenza.
  • L’atleta deve informare il proprio tecnico di ogni malattia o sintomo che potrebbe pregiudicare la propria salute nell’attività agonistica; a titolo esemplificativo, dolori muscolari, febbre, allergie, stati di malessere generale, ecc.
  • L’atleta deve informare tempestivamente il proprio tecnico o i dirigenti competenti di eventuali malattie “esantematiche” e/o “contagiose” nel rispetto della propria salute e di quella dei compagni di squadra.
  • Le dimenticanze di materiale, i ritardi non giustificati ed eventuali problematiche disciplinari, saranno oggetto di sanzioni da parte del gruppo, eventuali perseveranze avranno conseguenze disciplinari.
  • Non sono tollerati comportamenti antisportivi quali maltrattamenti, prese in giro, derisioni, bestemmie e parole fuori luogo verso i propri compagni, gli arbitri e verso gli avversari pena provvedimenti disciplinari.
  • Gli atleti devono rispettare il Codice Etico dell’Associazione, gli orari degli allenamenti e delle convocazioni; applicarsi nell’attività sportiva con il massimo impegno nel rispetto dei loro compagni, avversari, allenatori e dirigenti.
  • Gli atleti devono custodire con cura i materiali forniti dell’Associazione, avere un aspetto dignitoso, usare un linguaggio appropriato, un comportamento educato e consono alle aspettative dell’Associazione.
SPOGLIATOIO ED ATTREZZATURE

Le strutture dell’Associazione e ospitanti devono essere sempre lasciate in ordine. Qualora gli atleti provochino danni saranno sottoposti a sanzioni disciplinari. La pulizia delle scarpe deve essere sempre effettuata all’esterno delle strutture negli appositi spazi dedicati; non devono essere usati palloni o attrezzature varie all’interno degli spogliatoi se non autorizzati; gli atleti devono controllare che docce, lavabi, ecc. siano sempre in ordine al termine del loro uso, avvisare i dirigenti di eventuali problematiche degli stessi.

L’accesso agli spogliatoi ed all'area allenamento/gara è consentito esclusivamente agli atleti, tecnici e dirigenti dell’Associazione; l’accesso ai suddetti spazi non è concesso per nessun motivo ai genitori, parenti se non autorizzati dai dirigenti e/o dal tecnico stesso.


COMPORTAMENTO DEI TECNICI E DIRIGENTI

I tecnici devono trasmettere ai propri giocatori valori come rispetto, sportività, civiltà ed integrità che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono il fondamento stesso dello sport. Il comportamento degli allenatori, dunque, deve essere sempre eticamente corretto nei confronti di tutte le componenti: atleti, colleghi, arbitri, dirigenti, genitori, tifosi e mezzi di informazione.

I tecnici sono presi ad esempio dai giovani come modelli di comportamento, per questa ragione i tecnici devono considerare come propria responsabilità la trasmissione dei seguenti principi:

  • promuovere lo sport e le sue regole esaltandone i valori etici, umani ed il fair play;
  • tenere un comportamento esemplare, comportandosi secondo i principi di lealtà e correttezza, che costituisca un modello positivo per tutti gli atleti;
  • non premiare comportamenti sleali né adottarli personalmente;
  • non compiere in alcun modo atti diretti ad alterare artificiosamente lo svolgimento o il risultato di una gara o ad assicurare a chiunque un indebito vantaggio;
  • garantire, anche attraverso un costante aggiornamento, che la propria qualificazione sia adatta al ruolo assegnato;
  • astenersi dal rendere (anche tramite l’uso di qualsiasi social network o forma di comunicazione) dichiarazioni ovvero esprimere giudizi personali, rilievi lesivi della reputazione, dell’immagine, della dignità di altre persone o di organismi operanti nell’ambito della squadra o dell’Associazione, dell’ordinamento sportivo in generale, nonché diffondere notizie, comunicazioni od opinioni circa l’Associazione o qualsiasi persona operante per essa;
  • rispettare gli ufficiali e giudici di gara nella certezza che ogni decisione è presa in buona fede ed obiettivamente;
  • segnalare agli organi preposti dell’Associazione ogni situazione di conflitto di interessi anche solo apparente;
  • rendersi disponibili a partecipare ad ogni iniziativa dell’Associazione volta alla promozione dello sport, dei suoi valori e principi etici, o comunque con finalità di carattere sociale ed educativo ovvero attenersi alle direttive date in relazione ad impegni con finalità marketing o promozionale.
  • evitare di suscitare nei giovani, e bambini in particolare, aspettative sproporzionate alle proprie effettive potenzialità;
  • procedere, nella formazione delle squadre giovanili, alla selezione degli atleti tenuto conto non soltanto dei risultati sportivi e/o della condizione fisica bensì anche dell’impegno dimostrato, della condotta tenuta, del rispetto delle regole e delle persone.
RAPPORTI CON I PARENTI DEGLI ATLETI

Tecnici e dirigenti sono a disposizione dei genitori degli atleti per tutte le informazioni necessarie “di carattere non tecnico”. Per qualsiasi informazione, delucidazione “di carattere tecnico” l’unico interlocutore è il responsabile tecnico del settore giovanile.

L’Associazione non ammette ingerenze da parte dei genitori e parenti degli atleti e/o intromissioni di carattere tecnico-sportivo per quanto riguarda convocazioni, ruoli, tempi di gioco, modalità di gioco e di allenamento, di esclusiva competenza del responsabile tecnico del settore giovanile condivisa con tecnici e istruttori dell’Associazione. L’Associazione auspica la condivisione del Codice Etico attraverso un comportamento educato, dignitoso ed un linguaggio appropriato da parte dei genitori e dei parenti degli atleti, in particolare durante lo svolgimento delle attività istituzionali e non dell’Associazione.


PROTEZIONE DEL PATRIMONIO DELL’ASSOCIAZIONE

Ogni collaboratore ha la responsabilità della conservazione e della protezione dei beni e degli strumenti che gli sono personalmente affidati per svolgere al meglio la sua mansione all’interno dell’Associazione e deve contribuire a garantire la salvaguardia dell’intero patrimonio associativo.

In ogni caso, i documenti afferenti all'attività dell’Associazione, gli strumenti di lavoro ed ogni altro bene, materiale e immateriale, di proprietà della stessa devono essere utilizzati esclusivamente per la realizzazione dei fini istituzionali dell’Associazione e con le modalità da essa fissate.

2 Dicembre 2019

A.S.D. Ramatese Omegna

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